GESTIONE DEI CONFLITTI: CONTRIBUTO PER PACIFICARE IL SUDAN, 50 ALLIEVI A CORSO PROMOSSO CON MINISTERO AFFARI ESTERI, PEACE RESEARCH INSTITUTE E AMBASCIATA D’ITALIA A KHARTOUM
L’Italia tiene il primo corso sulla gestione dei conflitti in Sudan, per portare un nuovo contributo alla pacificazione del paese. Grazie alla Scuola superiore Sant’Anna da domenica 16 ottobre, a Khartoum, iniziano le lezioni del “Training Programme for Conflict Management”, promosso in collaborazione con il Peace Research Institute dell’Università di Khartoum, con il supporto del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell’Ambasciata d’Italia a Khartoum.
Il corso è il primo del suo genere in un paese difficile e pieno di sfide come il Sudan, e vede la partecipazione di 50 allievi impegnati per cinque giorni in aula, con l’obiettivo di far loro acquisire strumenti utili a comprendere tematiche che spaziano dai meccanismi internazionali e regionali da impiegarsi nella gestione dei conflitti, alle tecniche di mediazione e di negoziazione. Particolare attenzione è dedicata al ruolo dei media e del personale locale nel favorire il processo di pace, alla progettazione di campagne di comunicazione e di consapevolezza sociale e culturale, con particolare attenzione proprio al contesto sudanese.
Oltre alle lezioni di Andrea de Guttry, ordinario di diritto pubblico internazionale alla Scuola Superiore Sant’Anna, è prevista la partecipazione di esperti sudanesi del Peace Research Institute e dell’Unione Africana. Per le tematiche legate alla sensibilità interculturale è stato coinvolto l’ambasciatore Fabrizio Lobasso, da anni impegnato nel favorire le relazioni tra Italia e Sudan. “Questo corso a Khartoum – sottolinea Andrea de Guttry – vuole formare professionisti in grado di operare nel settore complesso delle operazioni di pace e rappresenta un’opportunità importante per contribuire al complesso processo di pacificazione nel paese”.